7 Daemons
Benjamin Perse

Non è un daimon che Marco Benedetti ci presenta, ma sette.
Sette concezioni che egli ci offre, ognuno con la propria personalità.
Sette vettori di vita.
Sette visioni dell’artista.
Sette opportunità di creare un mito per noi.

Da “Blu”, pittura onirica dell’artista, dove un’animalità suggerisce all’orecchio del pittore la destinazione creativa da seguire, egli parte alla ricerca del proprio essere daimonico.
Forse sarebbe Humo? Creazione oscillante tra la fuga equina e il confortevole affetto canino che si addice così bene al carattere dell’artista.

Ogni mito rappresentato può essere un aspetto della sua personalità, delle nostre personalità, della nostra relazione con l’arte.

Cinopotamo che si stira verso il cielo, verso la sensibilità, la creatività e che accoglie il dono del bello.
Benvenuto che ci invita ad aprire le nostre corazze, ad interrogarci sulle nostre relazioni con l’altro.
Plato che sollecita la nostra percezione del mondo, la nostra sottomissione allo sguardo esteriore.
Cervuomo che evoca il dualismo Corneliano dell’artista, lacerato dalla passione creatrice sostenuta dalla propria volontà di analisi filosofica.
Fuga che evoca l’inerenza della lotta e della volontà di evadere nel gesto creativo.
E infine Sonderling, l’eccentrico, bianco e nero, segnato dalla sua vita passata e pronto a volare via.

Dunque, questi sono i sette Daimon che Marco Benedetti ci affida. Sta a ciascuno di noi appropriarsi del loro mito per trovarne un senso al proprio.

7 Daemons
Benjamin Perse

Ce n’est pas un daimôn que Marco Benedetti nous présente mais sept.
Sept conceptions qu’il nous offrent avec chacune leurs personnalités.
Sept vecteurs de vie.
Sept visions de l’artiste.
Sept opportunités de nous créer un mythe.

Depuis “Blu”, peinture onirique de l’artiste, ou une animalité souffle à l’oreille du peintre la destination créative à suivre, il part à la recherche de son être daïmonique.
Serait-ce Humo? Création oscillant entre la fougue équine et la confortable affection canine qui sied si bien au caractère de l’artiste.

Chaque mythe représenté peut être une face de sa personnalité, de nos personnalités, de notre relation à l’art.

Cinopottamo s’étirant vers le ciel, vers la sensibilité, la créativité et accueillant le don du beau.
Benvenuto nous invitant à ouvrir nos carapaces, à interroger nos relations à l’autre.
Plato qui sollicite notre perception du monde, notre soumission au regard extérieur.
Cervuomo évoquant la dualité Cornélienne de l’artiste, tiraillé entre sa passion créatrice soutenue par sa volonté d’analyse philosophique.
Fuga évoquant l’inhérence du combat et de la volonté d’évasion dans le geste créatif.
Et enfin Sonderling, l’excentrique, blanc et noir, marqué de sa vie passé et prêt à s’envoler.

Ce sont donc sept Daimôn que Marco Benedetti nous livre. A chacun de s’approprier leur mythe pour en trouver un sens au sien.